'La formazione in apprendistato professionalizzante in provincia di Bergamo'

Lavoro, Aprea: ristabilire il legame scuola-impresa  

Per affrontare il tema dell'occupazione soprattutto giovanile in questo momento di crisi, "occorre ristabilire quell'alleanza forte tra scuola e impresa che si è andata indebolendo negli ultimi trent'anni". Lo ha detto l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Cultura, Occupazione e politiche del lavoro, Valentina Aprea, intervenendo al convegno organizzato da Confindustria dal titolo 'La formazione in apprendistato professionalizzante in provincia di Bergamo'


 
ALLEANZA SCUOLA LAVORO - Un esempio in questo senso, ha spiegato Aprea, è l'accordo con Tenaris (approvato in Giunta regionale la scorsa settimana), per favorire le diverse forme di alternanza fra periodi formativi e lavorativi, un accordo che, secondo l'assessore, "va esteso ad altre aziende". "Anche il sistema educativo - ha spiegato ancora Aprea - però deve fare la sua parte, aprendosi al territorio ed alle aziende. Bisogna ripartire da alcuni punti prioritari: la facilitazione della transizione dalla scuola al lavoro, il rilancio dell'istruzione e della formazione tecnica e professionale, il potenziamento dell'apprendistato e di tutte le forme di alternanza scuola-lavoro. A breve sottoscriveremo una convenzione con il Ministero del Lavoro che ci permetterà di sostenere, in circa 50 scuole lombarde, l'organizzazione di servizi di orientamento e di placement e la realizzazione di tirocini extra-curriculari rivolti a 6600 diplomati o diplomandi".

INVESTIAMO SULL'APPRENDISTATO - Valentina Aprea ha spiegato come l'apprendistato sia lo strumento cardine per avvicinare il sistema educativo all'impresa: "Questo contratto, fino ad oggi, non è riuscito ad andare oltre il 17% dei contratti utilizzati dai lavoratori fra i 15 e i 29 anni. Per rilanciarlo, abbiamo sostenuto il nuovo Testo Unico sull'Apprendistato. La nuova normativa darà un forte stimolo al rilancio di questo importante strumento". "Regione Lombardia - ha ricordato - ha investito molto sull'apprendistato, divenendo la prima Regione in Italia a cogliere l'opportunità di avvicinare concretamente il mondo della formazione e quella del lavoro sottoscrivendo l'anno scorso un accordo con 10 università lombarde per la promozione e la diffusione del contratto di apprendistato per l'alta formazione. Nella nostra regione ci sono circa 74mila apprendisti, di cui 11mila in provincia di Bergamo. Ogni anno investiamo risorse ingenti per la loro formazione: per l'anno 2012 abbiamo assegnato alle provincie oltre 15 milioni di euro, di cui oltre 2 milioni alla Provincia di Bergamo".

VALENZA EDUCATIVA DEL LAVORO - Valentina Aprea ha sottolineato come occorra essere a fianco delle aziende. "A breve - ha detto - realizzeremo un intervento del valore di 6 milioni, con una dote fino a mille euro per apprendista, finalizzato ad affiancare le aziende fin dai primi adempimenti amministrativi e contrattuali, attraverso gli enti accreditati alla formazione ed al lavoro in collaborazione con i consulenti del lavoro e i commercialisti. Potranno beneficiarne le aziende fino a 250 dipendenti. Per quanto riguarda l'apprendistato di primo livello, dopo una prima sperimentazione, abbiamo oltre 130 ragazzi in formazione e abbiamo messo a regime il finanziamento con una prima tranche di 5 milioni. Siamo inoltre in procinto di sottoscrivere l'accordo per la disciplina dell'apprendistato di terzo livello in tutte le sue forme, dando l'opportunità di conseguire non solo lauree, master e dottorati in apprendistato, ma anche diplomi di scuola secondaria superiore, IFTS ed ITS. Occorre superare il pregiudizio secondo cui il lavoro non sia formativo, ma al contrario riconoscerne la valenza educativa e formativa".

CONVERSIONE DI TIROCICNI - "Per sostenere anche buoni tirocini che portino all'occupazione - ha concluso Valentina Aprea - rinnoveremo a breve un intervento di successo, con un ulteriore investimento di 6 milioni destinati alle conversioni dei tirocini in contratti di lavoro, con il rimborso del 50% del costo aziendale del primo anno di contratto fino ad un massimo di 8 mila euro. Per avere un ruolo di primo piano in Europa e nel mondo, dobbiamo continuare a credere nella preparazione delle nuove generazioni, è questo l'unico modo per tenere il passo e affrontare il futuro".
(Lombardia Notizie 29 ottobre 2012)
 
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