Coronavirus "dormiente" da anni: nuova teoria sulla sua nascita


Secondo una nuova teoria sulla nascita del Coronavirus, questo non avrebbe avuto origine in Cina: cosa ha detto lo scienziato Tom Jefferson
coronavirus potrebbe non essere nato in Cina, bensì essere stato “dormiente” per anni nel mondo fino al momento in cui condizioni ambientali o altri fattori a esso congeniali non lo avrebbero innescato. Questa, almeno, è l’opinione di Tom Jefferson, esperto del Center for Evidence-Based Medicine (CEBM) dell’Università di Oxford.
Lo scienziato ha condiviso la sua idea nel corso di un’intervista concessa al quotidiano britannico ‘Telegraph’, durante la quale ha indicato una serie di recenti scoperte che avrebbero portato all’individuazione della presenza del coronavirus in tutto il mondo, prima che scoppiasse il focolaio di Wuhan a dicembre.
Secondo Tom Jefferson, alcuni agenti patogeni presenti nel mondo si trovano in uno stato dormiente, fino a che non vengono attivati da condizioni ambientali a essi adatte.
L’esperto ha sottolineato: “Forse quello a cui ci troviamo di fronte è proprio un tipo di virus dormiente riattivato dalle condizioni ambientali”.
Parlando della possibilità che il coronavirus non abbia avuto origine in Cina, il professor Jefferson ha detto: “Cose strane come questa sono successe con l’influenza spagnola“.
Poi ha aggiunto: “Nel 1918 circa il 30% della popolazione delle isole Samoa occidentali morì di influenza spagnola senza aver avuto alcuna comunicazione con il mondo esterno. La spiegazione potrebbe essere solo che certi agenti non vengono o vanno da nessuna parte. Sono sempre presenti e qualcosa li accende: forse la densità umana o le condizioni ambientali. È questo ciò su cui dovremmo indagare
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